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La brigata frontiera 9

La Storia

LA BRIGATA DI FRONTIERA 9

Con l’ordinanza Federale sull’Organizzazione delle truppe di fanteria, lo Stato Maggiore, preoccupato di far fronte ad un eventuale e probabile attacco di sorpresa, costituisce queste apposite truppe la cui caratteristica è che sono mobilitate nella zona di frontiera del paese, equipaggiate con armi e munizioni dislocate nelle immediate vicinanze.
Queste truppe, mobilitate rapidamente, fanno da scudo al territorio attaccato e da protezione alla mobilitazione generale dell’esercito.
Infatti il Ticino raccoglie i propri soldati in un’unica armata chiamata:

LA BRIGATA DI FRONTIERA 9

Missione della Brigata è, come per tutte le simili, la difesa della frontiera del Cantone.
L’attaccante deve essere fermato prima che possa raggiungere gli obbiettivi strategici dei passi alpini e rispettivamente avvicinarsi al Ridotto Nazionale Svizzero.
La Brigata è una truppa tipicamente di fanteria di montagna. Essa ha la particolarità di conoscere il terreno, di sfruttarlo al massimo con una rete predisposta di distruzione dei passaggi obbligati, con fortificazioni che costituiscono un’importante difficoltà all’attaccante.
I complessi fortificati, successivamente estesi, di Gordola, Monte Ceneri, Magadino ne formano la prima linea. La Brigata è mobilitata tre volte: 29 agosto 1939 – 10 maggio 1940 e 12 settembre 1943.


ORDINE OPERATIVO DELLA BRIGATA DI FRONTIERA 9

L'ordine operativo della Brigata di Frontiera 9, emesso dal comandante della Brigata del 25.08.1944 Col. Vegezzi classificato "segreto" dispone (secondo ordine OP del 3° CA 13/44):

1) La Brigata di Frontiera 9 difende il Canton Ticino e la Valle Mesolcina.
2) Deve a questo scopo:

  • sbarrare con punti di appoggio organizzati in profondità e usufruendo delle opere fortificate i grandi assi di penetrazione che conducono a Bellinzona;
  • trattenere il nemico che tentasse di aggirare le opere fortificate;
  • assicurare il brillamento delle OMI (opere minate);
  • tenere gli sbarramenti arretrati della LONA, della stretta di Roveredo GR e di Bignasco;
  • condurre un'efficace guerriglia con piccole ma ben condotte pattuglie di caccia, dietro il fronte nemico, contro SM, colonne in marcia e rifornimenti. In caso di aggressione a sorpresa, le truppe mobilitate nel Mendrisiotto e Luganese (Sud del Tamaro) che sono nella impossibilità di raggiungere le loro posizioni di guerra, si battono sul posto.


Firmato Col. Vegezzi cdt Brig. fr. 9.

Nasce anche il gruppo di combattimento LONA destinato a sbarrare il passaggio verso i passi alpini S. Gottardo, Lucomagno e Nufenen. I comandanti della Brigata 9, dalla sua fondazione fino alla riforma dell’esercito sono tutti Ticinesi. È subordinata alla divisione di montagna 9, la divisione del Gottardo.

Dopo 56 anni d’unità militare la Brigata di Frontiera 9 è sciolta e i suoi militi sono incorporati nella divisione di montagna 9 (Divisione del Gottardo), nella Divisione territoriale 9 e nella Brigata di fortezza 23 (1994).


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